Lavorare alle mie polaroid è per me un momento magico nel quale ritornare bambina. Mi siedo per terra al tavolino in salotto e con i colori, i fili, i ritagli, costruisco e invento come fa una bimba nella sua cameretta. Ed ecco che saltano fuori emozioni, ricordi, pensieri dimenticati che prendono forma appiccicandosi o bucando la pellicola. Un modo per tirare fuori il mondo che ho dentro, per raccontarlo agli altri ma, soprattutto, a me stessa". M.D.
La fotografia instantanea era magia tanti anni fa quando fece la sua apparizione nel mondo della fotografia ma è magia tutt'oggi. Ecco perchè mi piace assaporare la carta che esce dall'apparecchio e l'immagine che, lentamente, si forma davanti agli occhi. come se una finestrella molto piccola (le Instax Square sono davvero piccole) si aprisse su un mondo parallelo, soprannaturale, surreale e sconosciuto. Allora come un esploratore vado alla ricerca di particolari, oggetti, sensazioni che in questo mondo non potrebbero sussistere e che, invece, nel mondo parallelo si concretizzano rendendo la realtà più frizzante e stimolante. Accade così che il mondo sognato si sovrappone, si mescola a situazioni reali, quotidiane, alcune volte persino banali, rendendo il tutto un po' confuso ma curioso. La doppia esposizione mescola le carte, spiazza, lascia anche allibiti ma, soprattutto, ti fa credere che la magia non sia solo nelle favole ma, qualche volta, anche nella realtà!”